02/09/13

ODO SILENZI DI MORTE di Ennio Montesi


Non odo parlare di libertà, nelle piazze
Non odo discutere di uguaglianza, per le strade
Non odo commenti sulla democrazia, nel paese
Eppure i suoni arrivano chiari, distinti e forti dentro ai miei orecchi sani.

Non odo urlate parole dure contro i razzismi, dentro i governi
Non odo parole di condanna sui morti e sulle stragi di Stato, nei bar e nei parchi
Non odo assemblee contro lo sfruttamento, nelle fabbriche
Non odo scioperi contro leggi criminali, nei sindacati
Non odo parole di vita, ma silenzi in deserti illimitati
Non odo intellettuali scagliarsi contro atroci soprusi, nelle conferenze
Non odo giornalisti contro le smisurate menzogne, nelle radio e nelle televisioni
Non odo professori evidenziare dittature, nelle aule magne
Non odo comizi di oratori arringare contro il terrorismo di Stato, sui palchi
Non odo recitar poesie per la pace dei popoli, dai poeti
Non odo cantar canzoni per il disarmo degli Stati, dai cantanti
Non odo leggere pagine di libri, dai saggi
Non odo discorsi sui crimini delle religioni, dai liberi pensatori
Non odo discorsi di indipendenza, dai capi di Stato
Non odo urla furiose contro le guerre, nelle scuole
Non odo organizzare manifestazioni di protesta, nelle università
Non odo il popolo ribellarsi dalla schiavitù, nelle città
Non odo fragori di barricate innalzate, dai rivoltosi
Non odo esplosioni di bombe molotov, dai ribelli
Non odo boati di rivoluzioni, dai rivoluzionari

Odo grandi lancinanti silenzi
Odo profonda illimitata ignoranza
Odo gigantesche vergognose menzogne
Odo schifose criminali dottrine
Odo crescenti malate violenze
Odo terribili estese dittature
Odo miserabili colpevoli ciechi volontari
Odo insulsi egoisti responsabili
Odo brandelli di civiltà che vanno in frantumi
Odo antichi possenti pensieri che muoiono
Odo piagnucolose infantili voci di adulti cadaveri
Odo sommesse impotenti chiacchiere di ragazzi feriti
Odo disperate innocenti grida di bambini morenti
Odo poveri vigliacchi pianti di società agonizzanti
Odo enormi funeste angosce di popoli moribondi

I suoni arrivano chiari, distinti e forti dentro a orecchi attenti, sensibili.
Orecchi che vorrei non avere
Orecchi che vorrei fossero mangiati dai vermi carnivori
Orecchi che vorrei infilarci dentro un chiodo di ferro così da diventar sordo
Orecchi che vorrei strapparmi alla radice per non udire, per non soffrire.

Ennio Montesi
(01.09.2013)

Sta per accadere irreversibile Azione Rivoluzionaria. L’Italia non sarà più la stessa.


03/01/13

VATICANO RASO AL SUOLO di Ennio Montesi



VATICANO RASO AL SUOLO 

di Ennio Montesi

“Arriveremo, certamente un giorno non lontano, a brindare tutti insieme con un bicchiere di vino in mano camminando felici, finalmente sereni, storditi di incredulità, liberi e gioiosi, ballando sulle macerie ancora fumanti di quello che fu lo Stato del Vaticano raso al suolo dalla razionale saggezza e dalla giustizia furente e implacabile del Popolo Italiano Sovrano, ridendo, cantando, calpestando, prendendo a calci e facendo a pezzi quel poco che rimarrà dello schifoso, nauseante, vomitevole e putrescente cadavere della criminale setta sanguinaria e assassina della Chiesa cattolica, della più grande e spietata associazione criminale e di assassini che abbia mai attraversato la storia, responsabile, colpevole e autrice di torture, morti, genocidi atroci e crimini efferati contro l’umanità. Quella data verrà ricordata per sempre, scolpita nella memoria del tempo, come il Big Bang dell’esplosione della democrazia, dello sviluppo dell’uguaglianza e dell’espansione della libertà, come la più grande, duratura e importante festa di pace che unirà in un sol popolo tutti gli uomini, donne e bambini del pianeta. Questa scritta, mi piace pensare, verrà diffusa, incisa un giorno sulle targhe di marmo e di bronzo affisse in piazze, città e nazioni a ricordo e a monito per tutte le future generazioni.”

Ennio Montesi

Italia, Giorno du Quintidi, Décade I, Mese di Nivôse, Anno 221 della Répubblica.
Calendario Rivoluzionario Francese o Calendario Repubblicano Francese.

Italia, Martedì 25 Dicembre 2012.
Calendario Gregoriano.

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